Alle assenze preferisco le presenze

- L'assenza è presenza!
- Come scusa?
- No, citavo Jude Law in "The Young Pope". L'hai presente?
- Ah. Sì sì. Per me è una cagata!
- Non ti piace la serie?
- No no, non intendevo questo. Non l'ho nemmeno vista quella serie.
- E cosa volevi dire allora?
- Mi riferivo alla frase, penso proprio sia una gran cagata.
- Non pensi sia così? Non pensi che davvero "mancare", non essere disponibili, ci renda più interessanti? Più importanti per certi versi?
- Non dico non sia così. Anzi mi rammarico perché probabilmente è proprio così, bisogna essere sfuggevoli, non donarsi mai, essere anche egoisti per far sì che per negli altri ci sia più voglia di averti accanto. Quello che dico è che ritengo sia una cagata che debba essere così.
- Eh rassegnati, perché è la dura realtà.
- Ma davvero tu preferisci avere intorno persone che mancano, che sfuggono, che non sai mai se siano lì davvero? Non sarebbe bello potersi voltare e vedere che quelli a cui tieni sono proprio lì invece e non solo nel momento del bisogno ma sempre? O ancora, non preferiresti esserci tu stesso per le persone a cui tieni, per le persone che contano per te?
- Si sarebbe bello, ma se fai così vieni dato per scontato. Un qualcosa che tanto è lì quindi cosa mi importa in realtà?
- Eh può darsi. Ma che tipo di relazioni, siano di amicizia o amore, pensi si possano costruire in questo modo? Vuoi davvero passare una vita a recitare la parte di quello che non si concede al cento per cento? Fino a quando un giorno ti sei calato talmente tanto nel ruolo da diventare davvero menefreghista ed egoista. Arrivare, quindi, a pensare solo a te ed esserci soltanto se non ne puoi fare a meno. Pensi davvero che valga la pena vivere così?
- No. Probabilmente no, ma così di sicuro non rimani fregato.
- Può darsi.
- Cioè alla fine se ti concedi al massimo ci sarà sempre qualcuno che ti farà soffrire, perché tu dai tanto e invece...
- Capisco. Bada bene, con concedersi totalmente io non intendo annullarsi eh. Non si deve mai perdere il proprio sé. Non è questo che voglio dire. Dico che se tengo a qualcuno non posso limitarmi soltanto perché sennò poi divento una banalità, un qualcuno per il quale non vale la pena lottare o spendere energie. Dico solo che a costo di prenderlo in culo costantemente, bruciarmi, cadere in ginocchio devastato dalla delusione e dalla tristezza voglio esserci, voglio che per le persone a cui tengo io sia un appoggio, un'appiglio. Se essere così è passare da fessi, rimanere fregati, soffrire, bene allora soffrirò, passerò da fesso e rimarrò fregato.

Alle assenze preferisco le presenze!

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